Progetto Mazao

Il Natale,momento più speciale dell’ anno, non può che essere condiviso con le persone a noi più care. Vi invitiamo a partecipare al Progetto Mazao acquistando alcuni prodotti locali in vista delle festività.

Il ricavato della vendita sarà impiegato per sviluppare alcuni progetti di agricoltura e formazione in Kenia.

Le proposte di acquisto si possono trovare a questo link.

Per prenotazioni e informazioni scrivere a: info@mazaoproject.it

Una giornata di comunità tra Natura e Cura. Domenica 10 ottobre 2021

Domenica 10 ottobre abbiamo vissuto una giornata all’insegna della natura, della cura dell’ambiente e delle persone.
Illuminati da un bellissimo sole ci siamo ritrovati alle 10 al Parco Risorgimento di Vicenza. Roberto ci ha parlato della storia del parco e della Villa Guiccioli (che ospita il Museo) sottolineando che questo luogo ricorda due momenti importanti della storia vicentina: la resistenza agli austriaci nel 1848 e la resistenza al regime fascista nel 1943.

La Villa ha un bellissimo parco e abbiamo avuto modo di scoprirlo con una specie di caccia al tesoro alla scoperta di 10 alberi tipici della nostra zona: carpini, platani, querce e altri ma anche una specie molto rara non autoctona: la Zelkova, la pianta probabilmente più vecchia del parco.

Il gruppo di 30 persone di diverse età ha esplorato il parco e i bambini hanno contribuito a trovare velocemente le varie piante aiutando tutti.

Successivamente, siamo andati alla sala 7 Santi della Basilica di Monte Berico dove abbiamo realizzato alcune composizioni con la plastica delle bottiglie riciclate per vivere in modo efficace quanto Papa Francesco suggerisce nella Laudato sì, della quale abbiamo letto un piccolo estratto:

«È molto nobile assumere il compito di avere cura del creato con piccole azioni quotidiane, ed è meraviglioso che l’educazione sia capace di motivarle fino a dar forma ad uno stile di vita. L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta […] Riutilizzare qualcosa invece di disfarsene rapidamente, partendo da motivazioni profonde, può essere un atto di amore che esprime la nostra dignità».

Armati di forbici, carta, bottiglie e colla, abbiamo realizzato alcuni oggetti e ciascuno ha potuto liberare la propria creatività.

Terminata l’attività abbiamo pranzato assieme e Padre Carlo Rossato, priore della Basilica, ci ha salutato con un riferimento particolare al vangelo della giornata e ricordando la specifica caratteristica di Monte Berico: l’accoglienza della Madonna che ha un amore di madre per tutti coloro che la vogliono incontrare.

Nel primo pomeriggio abbiamo dato spazio all’ascolto della Parola di Vita: “tutto concorre al bene per coloro che amano Dio”. Questa Parola ci ha spinti a condividere fatti, incontri, imprevisti, gioie e dolori che recentemente abbiamo incontrato nel nostro cammino. Un programma particolare è stato realizzato per i bambini; utilizzando il Kamishibai, un piccolo teatro portatile in uso ai cantastorie giapponesi, è stata presentata una storia tratta dal libro di Paola Valente (scrittrice vicentina):”La maestra Tiramisù”. La cosa ha destato molta curiosità ai bambini presenti, tanto che hanno convinto i genitori a non andare via prima!!!

Al termine dell’incontro abbiamo ricordato i prossimi appuntamenti, l’accoglienza delle famiglie afgane e il nostro comune impegno per la mensa dei poveri del Mezzanino

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Ogni giorno è un dono, riflessioni in prosa su un tempo unico

“CORONA-VIRUS” : è strano per molti il  nome dell’ infezione,
che ha portato turbamento in tutti e messo scompiglio in ogni Nazione.

Il nome richiama ai credenti la preghiera, da Maria prediletta, tra quelle esistenti.
Tuttavia Ella non è estranea a tale paura universale come non lo può essere il cuore
di una  Madre che ha per tutti i suoi figli, viscere d’amore.

Tale avvenimento mi ha portato a guardare Maria in modo nuovo: accanto al capezzale
di ogni figlio, sprofondato nel sonno, nel gesto di sollecitarlo a rialzarsi, mostrandogli,
con la luce e profumo di primavera, per vie nuove, avviarsi ed “incontrare Dio” nella preghiera
“scoprire se stesso” nella scuola, “considerarci fratelli” nel lavoro e a “condividere con tutti”
la propria amicizia con Gesù.

La primavera è novità, è vita, è riscoperta di libertà: non fatta di capricci o conformismo
e nemmeno, del male più in moda, il bullismo, che si manifesta non solo a scuola ma in ogni ambito della vita.

Gesù lo chiama: “Ipocrisia” San Paolo ammonisce che “la “Verità” ci fa liberi!”
e che “dove  c’è le Spirito c’ è vera libertà”. Pure in me il “virus” ha prodotto la “crisi”, quale dono primaverile dello Spirito, di cui spesso ha bisogno la religiosità, fatta di pratiche, abitudini e superficialità.

Certamente la “sapienza” e “declericalizzazione” ricevute nel Movimento non sono  state sufficienti a liberare dalla  chiusura del mio pensare e capire che non è importante “conoscere” ma conta, assai più, l’amare: lo ha insegnato Maria a Lourdes e, ai tre fanciulli di Fatima.

Pure  Papa Francesco è stato spinto a fermarsi davanti  a  scelte tanto attese, ma bisognose di luce maggiore che  illumini  ogni situazione guidato dallo Spirito, senza timore.

Nello stesso tempo incoraggia a dare il tutto di noi stessi, senza, dei nostri limiti, il rossore.

Don Gaetano


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Quando a fare il primo passo sono gli altri
Solidarietà Cina-Italia

La mia azienda lavora da diversi anni con partner cinesi. In questi giorni abbiamo ricevuto da uno di loro un messaggio di posta elettronica che ci ha molto colpiti.

Il nostro partner, preoccupato per la situazione COVID-19 in Italia, ci ha scritto chiedendoci della nostra salute e se fossimo interessati a ricevere un set di 100 mascherine protettive.

Si era già interessato per capire se era una quantità compatibile con i problemi di dogana a aveva già contattato il trasportatore, pagando tutte le spese, tramite un loro corriere avrebbero avuto la possibilità di farcele avere rapidamente e senza complicazioni. E’ stato come una carezza e un segno di vicinanza inaspettato e non comune nel mondo del business.

La cosa che ci ha sorpreso e devo dire anche commosso è stata l’invito o a considerare la salute e la famiglia doni preziosi e prioritari da custodire con particolare cura.

Questo messaggio ci ha dato molta gioia. Abbiamo riconosciuto in queste parole un’attenzione e un amore che va ben al di là dei pur buoni rapporti di lavoro.

Ci è sembrata una lezione importante di attenzione e di affetto che mi ha fatto riflettere anche su come i facili luoghi comuni e le categorie mentali possano creano barriere.

Mi sembra anche che le  relazioni e l’attenzione che abbiamo cercato di avere in questi anni di lavoro abbiano avuto una risposta generosa e che ci ha dato una gioia speciale.

A.

 

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Comunità locale di Vicenza, inizio anno con la Parola di Vita
(Potente è la tua mano, Signore)

Domenica 7 gennaio abbiamo vissuto un momento conviviale di unità e vita presso la parrocchia di S. Francesco a Vicenza. Un gruppo di cinquanta persone ha condiviso il pranzo e poi la Parola di vita di questo mese. Ci siamo raccontati impressioni e idee per vivere nel mese di Gennaio alla luce della Parola di vita mensile, sottolineando diversi aspetti mediante un gioco che ha portato in luce alcune parole chiave: dialogo, pace, incontro, mani (le nostre mani come mezzo di Dio per essere concreti…) e altre forti testimonianze a gruppi.

Tra le esperienze raccontate: torneo di calcio Akwaba con richiedenti asilo, Movimento politico per l’unità, impegno della comunità di Vicenza per Mezzanino, apertura della IUS_CS_Cattedra.Ecumenica a Loppiano IUS (Istituto Universitario Sophia).

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Il gruppo era piuttosto assortito sotto vari profili: età, nazionalità, esperienze di vita.

Una semplice occasione per ravvivare la vita della Parola fra noi generando unità e idee per continuare a camminare assieme.
 
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Comunità locale di Vicenza, due iniziative di condivisione

Come segno di partecipazione e vicinanza alle situazioni di disagio e marginalità della nostra città, cla comunità locale di Vicenza si impegna per due iniziative di condivisione.

La prima si realizza grazie alla proposta de Il Mezzanino Associazione Ozanam, per sostenere persone in difficoltà mediante l’azione “Adotta un povero”. Si può partecipare con una contributo economico da 6 a 20 euro al mese.

Per informazioni: 0444 326154;  istruzioni e modalità di partecipazione: Mezzanino_Adotta un povero

La seconda ci vede coinvolti assieme alla Cooperativa Sociale Cosmo per sostenere un gruppo di mamme richiedenti asilo durante i corsi di lingua italiana, il mercoledì e il venerdì mattina dalle 9 alle 12 presso la Ludoteca di Via Puccini 22.

Per informazioni contattare Chiara Tagliaro: 3938822530 dalle 9.00 alle ore 15.30 Lunedì-Venerdì

Vita della Comunità di Vicenza

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Calcio e Pizza: una serata riuscita con volontari e richiedenti asilo

Lunedì 7 novembre abbiamo passato una serata in compagnia dei volontari e di cinque richiedenti asilo alla pizzeria Ai 2 fogher. L’occasione è stata organizzata per mangiare insieme una pizza e conoscerci un po’ meglio al fine di migliorare l’attività di gestione e di animazione sportiva che viviamo al campo di calcio di via Goldoni a Vicenza.

All’inizio c’è stato un momento di presentazione e condivisione delle attività. I volontari hanno raccontato quanto svolto nelle giornate di manutenzione ed è stato simpatico riconoscerci anche nelle foto in collaborazione con i richiedenti asilo (Yaya e Lamin in particolare).

Grazie ad alcune mappe dell’Africa è stato possibile seguire il racconto dei ragazzi che ci hanno fatti partecipi del loro percorso prima di arrivare a Lampedusa. Successivamente, c’è stato uno scambio sulla vita familiare, sull’attività in moschea e sul tempo libero. In sintesi, un momento semplice di condivisione con la possibilità di una migliore conoscenza reciproca in vista di sviluppi futuri.

Angelo, Beppe, Beppino, Fabio e Giorgio

 Adozioni a distanza

Ho sempre sentito in cuore di aiutare chi è nel bisogno soprattutto nei Paesi più poveri al mondo.
Ho avuto pure la gioia di conoscere Stefano, un collega di lavoro molto disponibile, che in tanti anni si è assunto l’onere di tenere la contabilità fra i colleghi e la Fondazione ed insieme collaboriamo e ci sosteniamo vicendevolmente.
Conoscendo due delle realtà onlus del mov. dei Focolari AMU (Fraternità con l’Africa)
e Ass.ne Famiglie Nuove AFN (Adozioni a distanza) ci siamo frequentemente dati da fare per dare quanto potevamo di personale, ma anche di coinvolgere altri attraverso queste realtà e anche ad altre.
 
Ho vissuto un’esperienza particolare in linea con l’impegno di AFN con cui avevo da anni attivato progetti di adozione a distanza. Nel 2003 presso la banca Unicredit dove lavoravo ci misero a conoscenza di un regolamento della Fondazione Unicredit che invitava i colleghi a fare donazioni in gruppo di minimo 10 dipendenti a onlus riconosciute.
Seguendo questo invito, la Fondazione raddoppiava quanto versato alla stessa onlus. Questa opportunità è possibile anche per coloro che si trovano in pensione.
Assieme ad altri del Movimento dei Focolari ci siamo dati da fare per coinvolgere persone interessate contattando amici e conoscenti, sviluppando collaborazioni anche con realtà regionali tra le quali Rovigo assieme ai dipendenti Unicredit e del gruppo papa Giovanni XXIII.
Abbiamo contatti significativi con “Uomo Mondo onlus” di Treviso che aiuta attraverso
il focolare di Gerusalemme le persone in difficoltà vendendo oggetti creati da artigiani di Betlemme.
Abbiamo  contatti  annuali costanti con amici di Vicenza, Milano, Monaco di Baviera e nel tempo con Bologna, Verona, Campobasso, Sicilia e altri.
Il resoconto attuale al 30/6/2016 è di 13 anni di condivisione con AFN (dal 2003) e 10 anni con AMU (dal 2006).
Il totale realizzato compreso il raddoppio effettuato regolarmente dalla Fondazione Unicredit è al 30/6/16 di euro 150.733 (circa 65% AFN e 35% AMU).
Non si può descrivere la soddisfazione dei risultati raggiunti, ma è sempre una grande luce che si accende nel buio del nulla, e ogni anche piccolo atto d’Amore resta per sempre. E solo questo Vale.
 
Gianni, Stefano e i nostri fedeli sostenitori.
 
Per chi fosse interessato a diffondere l’iniziativa è possibile scrivere a hustg1@alice.it o telefonare a Stefano: 340/3475936

 

Luce ai cuori in ombra

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Dal 9 al 16 ottobre sarà visibile presso la chiesa parrocchiale di Dueville una mostra fotografica con foto e scritti di Marco Bettiol.

Sabato 15 ottobre alle ore 20.45 presso la sala Cafarnao della parrocchia di Dueville:
pensieri, letture e musiche

La mostra raccoglie in una breve carrellata alcuni pensieri di Marco Amato Bettiol.
Sono scritti nati in vari momenti della sua breve, quanto intensissima vita che mostrano con leggerezza, con poesia,
ma anche con decisione la sua profondità interiore. Speriamo, attraverso questa piccola panoramica, che chi si
sofferma possa percepire, almeno un po’, il calore di quella luce che lui stesso desiderava offrire, quando sosteneva di
volere “dar luce ai cuori che sono in ombra, perché non conoscono il meraviglioso segreto di Dio Amore.”
Quella stessa luce che traspare in maniera prorompente nel tesoro di scritti che Marco, per dieci anni, ha lasciato
impressi nel computer, essendo questo la sua unica forma di comunicazione e che rivela, inequivocabilmente, la
ricchezza della sua anima. Condividere il suo messaggio è ora il nostro desiderio
sapendo che, se glielo permettiamo, Marco ci prenderà per mano accompagnandoci nel cammino.
Il gruppo “Compagni di viaggio”

www.marcoamatobettiol.it
Info: compagnidiviaggio@marcoamatobettiol.it

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Iniziativa: Adotta un povero

La Comunità dei Focolari di Vicenza sostiene un’importante azione proposta dall’Associazione Ozanam.

L’Associazione Ozanam Onlus, opera della San Vincenzo che gestisce Il Mezzanino, propone una campagna di raccolta fondi per sostenere persone indigenti.

E’ possibile versare una quota di 20 euro al mese seguendo le istruzioni del depliant che si può scaricare qui sotto.

Informazioni: Associazione Ozanam contrà Vescovado 1, 36100 Vicenza
t. 388 4738405 (orario di ufficio)

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Mercoledì 22 giugno 2016
Il Vescovo incontra i Richiedenti Asilo

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In un clima di festa e grande ascolto, il Vescovo Beniamino Pizziol e il Vicario generale D. Lorenzo Zaupa hanno accolto presso la sede del palazzo delle opere sociali a Vicensa un gruppo di richiedenti asilo seguiti dalla Cooperativa Sociale Cosmo.

Valentina Baliello, responsabile del settore accoglienza Richiedenti Asilo della cooperativa, ha descritto le attività svolte nell’ultimo anno e poi ciascun ragazzo si è presentato.
Il Vescovo ha sottolineato che il tema profughi è un tema di rilevanza mondiale di proporzioni senza precedenti. Ha inoltre precisato che vi sono due strategie per affrontare il tema dei migranti: prima di tutto gestire  l’emergenza e poi lavorare per migliorare le condizioni di fondo che generano i flussi. Per questa seconda si tratta di affrontare a livello internazionale i rapporti delicati tra nazioni per migliorare le condizioni economiche sociali e politiche che determinano le migrazioni di profughi. Ha infine invitato i richiedenti asilo a non dimenticare i loro paesi, pensando anche a possibili rientri e alla possibilità di lavorare per migliorarli.

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Tavola rotonda: Istituzioni e Comunità Islamica

Presso il Centro culturale Islamico Ettawaba di Vicenza, in collaborazione con il Comune di Vicenza, si è svolto un incontro per discutere i principali temi che riguardano il rapporto tra la comunità islamica di Vicenza e la società civile vicentina.
Alla presenza di varie autorità pubblich sono state presentate le iniziative del centro islamico per sviluppare e mantenere una produttiva convivenza civile.

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Una serata multietnica per condividere il cibo e intessere relazioni di dialogo

In un clima di festa si è svolta un cena interetnica a Laghetto coinvolgendo abitanti del quartiere e culture diverse. In Via lago di Lucerna si sono riunite più di cento persone per condividere cibi, bevande e dolci con ricette internazionali. Un’occasione speciale per vivere un mondo più unito in modo festoso e testimoniare attivamnte la volontà di incontro e dialogo.

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Un saluto per…

Da un po’ di tempo ho deciso di rendere migliore l’ambiente in cui vivo offrendo a chi incontro un saluto. E’ un piccolo gesto ma un elemento che incoraggia ad essere più positivi e a vedere il mondo con occhi diversi. In fondo basta poco e mi accorgo che spesso offrire un “buon giorno” o un “ciao” suscita buon umore, curiosità e anche una piacevole sorpresa. Lasciare dunque traccia di questa attenzione agli altri, che si traduce in piccoli gesti di amore, contribuisce a creare un clima migliore nel lavoro, con gli amici, con tutte le persone che incontriamo. Un contributo allo sviluppo di una migliore convivenza che genera fraternità e benessere tra le persone

G. Vicenza

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Abbiamo bisogno di segni per riconoscere la presenza di Dio

Da alcune settimane mia mamma si trova in casa di riposo. Il percorso di ammissione alla struttura è stato piuttosto complicato: colloqui, liste di attese, graduatorie. Normalmente, ai richiedenti viene assegnato un punteggio che determina anche il costo da sostenere. Per pochissimo, mia madre è stata accolta con un punteggio appena sopra la soglia di una retta sostenibile per un normale reddito e così ci siamo trovati, io e mia sorella, a dover far fronte a un impegno economico piuttosto impegnativo. Ciò è dovuto anche al fatto che abbiamo voluto continuare il rapporto con una badante che la assisteva prima di entrar in casa di riposo. Avevamo cercato, infatti, di garantire a questa assistente uno stipendio affinché potesse mantenersi e collaborare ancora con noi nella cura di nostra madre. Col passare dei giorni ci siamo accorti che far fronte ad entrambe le spese era piuttosto difficile. Stavamo dunque pensando di risolvere il contratto con la badante, anche se ci dispiaceva non poter offrire un poso di lavoro a una persona che ne ha bisogno e lo svolge con cura. Ma, inaspettatamente, il sistema di graduatorie è stato modificato e ora a mia madre è stato attribuito un punteggio più basso e quindi una retta più sostenibile per noi dal punto di vista economico. Mi è sembrato di cogliere in questa situazione un segno, la presenza di una mano invisibile che ha condotto in modo opportuno lo svolgersi di questa situazione. Una mano invisibile ma presente che manifesta la presenza di Dio, che vuole abitare in mezzo a noi e non manca mai di rivelarsi – spesso in modo imprevedibile – attraverso le numerose circostanze della vita.

F. Vicenza

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Al parco giochi

Trascorro parte della mia giornata con mio nipote e ci fermiamo a volte al parco giochi per giocare e passare del tempo all’aria aperta. In quel contesto incontriamo spesso ragazzi immigrati che si avvicinano alle persone. Ho notato che quasi tutti li evitano e questa cosa mi ha colpito lasciandomi un po’ di amarezza. Ho pensato “non sono nostri prossimi, persone da accogliere che hanno bisogno di vivere incontri positivi con le persone?” Per parte mia cerco sempre di salutarli e così ho insegnato anche a mio nipote l’importanza di rivolgere un saluto gentile, di chiedere loro come stanno senza timori e con una buona disponibilità. Mio nipote ha subito agito di conseguenza, anche perché a lui viene spontaneo incontrare con gioia e senza pregiudizi queste persone così diverse da noi. Se l’altro, di qualsiasi colore, età e condizione è una persona come noi e quindi degno di amore e attenzione, possiamo donare sempre qualcosa di positivo imparando dalla semplicità dei bambini, che non hanno barriere culturali e limiti nell’accogliere anche chi è apparentemente diverso.

V. Vicenza

Un incontro inaspettato

Stavo parlando con un amico quando si avvicina un ragazzo di colore molto dimesso e piuttosto sporco che ci chiede informazione per raggiungere il luogo dove deve andare.
Dopo un primo momento di incertezza cerchiamo di dargli, il più precisamente possibile, le indicazioni di cui aveva bisogno.
Vedendo la sua esitazione sento che devo fare qualcosa di più e mi vengono in mente le parole del Papa e tutti i suoi suggerimenti per vivere lo spirito evangelico e l’accoglienza generosa anche nelle piccole cose, e a Chiara Lubich che da sempre ci insegna a metterci nei panni del fratello.
Allora suggerisco al mio amico, che in quel momento aveva l’automobile, di dare un passaggio a questo ragazzo anche se la situazione sembra piuttosto imbarazzante.
Dopo un attimo di esitazione il mio invito viene accettato.
La gioia del nostro ospite inatteso si coglie dal sorriso con cui ci saluta ringraziandoci per l’aiuto.
Anche fra noi due c’era la contentezza di aver vissuto un piccolo episodio di autentica accoglienza che ci ha dato la possibilità di dare amore ricevendo il centuplo che indica il Vangelo con frutti di gioia

D. Vicenza

Supermercato

Solidarietà tra donne

Mi trovo al supermercato e incontro un donna di colore con un bambino piccolo nel passeggino. Vedo che ha bisogno di qualche consiglio per acquistare alcune cose, molto utili e poco costose. Intuisco che non ha molte possibilità economiche, le do alcuni consigli e poi proseguo con la mia spesa.

Arrivata alla cassa la rivedo davanti a me mentre cerca di pagare con una carta di aiuto sociale che però non viene accettata. Assieme alle commesse provano e riprovano ma non c’è la disponibilità economica.

Le chiedono di tornare a casa a prendere i soldi, ma lei dice che non li ha. La signora decide di lasciare la spesa e inizia a svuotare la borsa. Mi ritornano alla memoria alcuni momenti vissuti all’estero quando, non sapendo la lingua e non avendo disponibilità economiche, ho vissuto una situazione molto simile. Mi sono detta: «quella mamma non deve andare a casa senza la sua spesa!».

A quel punto decido di farmi avanti, propongo una banconota alla cassiera per pagare gli alimenti della signora. Lei subito non capisce, rimane un po’ interdetta, poi mi ringrazia e la cassiera completa l’operazione. Prima di uscire dal supermercato mi avvicina per ringraziarmi ancora, io la abbraccio e le do un bacio pensando a quanto avrebbe fatto piacere a me ricevere aiuto in una situazione simile.

Mentre finisco di pagare la mia spesa, la cassiera si dice commossa per il mio gesto e io le spiego la motivazione dicendole che a volte bisogna mettersi nei panni degli altri.

Anche quando vado alla macchina trovo la mamma che mi attende per ringraziarmi. Ancora una volta la saluto con un sorriso e do un bacio al bambino. Mi saluta con la mano anche quando la supero con la macchina. Ringrazio Gesù per avermi dato l’ispirazione giusta al momento giusto e aver così potuto vivere quanto lui ci ha detto e ricordato recentemente da Papa Francesco: «avevo fame e mi avete dato da magiare, avevo sete e mi avete dato da bere».

L. Vicenza

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Un ringraziamento di Padre Veniamin

In occasione del ventennale della sua consacrazione Padre Veniamin ringrazia la comunità vicentina:

“Io Padre Veniamin Onu e tutta la comunita’ ortodossa di Vicenza vi ringraziamo per il vostro constante interesse di aiutare i meno fortunati, lo avete dimostrato durante molti anni. Un ringraziamento speciale per le persone che hanno regalato due carrozzine una elettrica e una manuale che andranno in Moldavia ad aiutare due persone costrette a usare la carrozzina e che sfortunatamente non se la possono permettere. Grazie ai Focolarini che ci aiutano sempre in speciale a Giancarlo Farina e alla signora Maria Ciccanti che sempre sono stati vicino a noi quando abbiamo avuto bisogno. Grazie a Don Cornelio che e’ venuto a Vicenza personalmente il giorno 20.02.16 da Venezia per portarci le carrozzine. A me dispiace che il giorno 20.02.16 non ho potuto ringraziarvi personalmente per il bene che fate!

A me rimane di ringraziarvi ancora una volta di augurarvi di fare cose buone in continuazione.”

 

Vita e impegno della Comunità di Vicenza

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Accoglienza…nel pallone

Venerdì 8 gennaio è iniziata l’attività sportiva per un gruppo di richiedenti asilo seguiti dalla Cooperativa sociale Cosmo di Vicenza. Il gruppo, di circa 22 giovani provenienti da diversi paesi dell’Africa (Senegal, Gambia, Nigeria e Cameroun) si ritrova ogni venerdì alle 16.00 presso il campo di calcio in Via Goldoni a Vicenza.

La Comunità locale di Vicenza è impegnata nel sostegno del gruppo mediante la raccolta di indumenti e scarpe e per la manutenzione degli spogliatoi.

Per contribuire all’iniziativa in vario modo scrivere a: uno@focolarivicenza.it

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Lo scorso 31 ottobre si è svolto a Vicenza un incontro della Comunità.

E’ stato presentato il Collegamento di tutte le realtà del Movimento dei Focolari, con particolare attenzione ai temi del’accoglienza e dell’integrazione. All’incontro ha partecipato anche Zacharie, un operatore della Cooperativa Sociale Cosmo che segue un gruppo di richiedenti asilo presenti in città.

E’ stata presentata anche l’esperienza del gruppo Il Mezzanino, il gruppo della San Vincenzo che offre servizi per coloro che sono in difficoltà morale ed economica.

L’incontro ha permesso di dialogare e discutere sulle principali temtiche riguardanti l’accoglienza e l’integrazione delle situazioni di marginalità nella nostra città.

Terminata l’attività abbiamo pranzato assieme e Padre Carlo Rossato, priore della Basilica, ci ha salutato con un riferimento particolare al vangelo della giornata e ricordando la specifica caratteristica di Monte Berico: l’accoglienza della Madonna che ha un amore di madre per tutti coloro che la vogliono incontrare.

Nel primo pomeriggio abbiamo dato spazio all’ascolto della Parola di Vita: “tutto concorre al bene per coloro che amano Dio”.

Questa Parola ci ha spinti a condividere fatti, incontri, imprevisti, gioie e dolori che recentemente abbiamo incontrato nel nostro cammino.

Un programma particolare è stato realizzato per i bambini; utilizzando il Kamishibai, un piccolo teatro portatile in uso ai cantastorie giapponesi, è stata presentata una storia tratta dal libro di Paola Valente (scrittrice vicentina):”La maestra Tiramisù”. La cosa ha destato molta curiosità ai bambini presenti, tanto che hanno convinto i genitori a non andare via prima!!!

Al termine dell’incontro abbiamo ricordato i prossimi appuntamenti, l’accoglienza delle famiglie afgane e il nostro comune impegno per la mensa dei poveri del Mezzanino