Lonigo – Cologna Veneta

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Vita della Comunità di Lonigo e Cologna Veneta

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Rinnovo del Patto (16 luglio)

Anche se distanziati, abbiamo voluto celebrare in unità la ricorrenza del Patto con la  nostra comunità.
E’ un richiamo al Patto stabilito tra C. Lubich e Igino Giordani il 16 luglio 1949 che rappresenta un atto fondativo del Movimento dei Focolari.
Ci siamo dati appuntamento per ascoltare assieme la S. Messa presso il Convento di San Daniele a Lonigo dove abbiamo rinnovato il Patto di Amore scambievole e ricordato tutti.

 

 Tutte le piante perenni per la tua aiuola - Ville e Giardini

Un’aiuola fiorita

Due amiche, sollecitate da Legambiente si sono messe spontaneamente a trasformare un triangolo di terra incolto che si trova vicino a casa nostra e proprio all’entrata della nostra città, in un’aiuola fiorita. Quando mi sono accorta di questo, d’accordo con mio marito, ho deciso anch’io di collaborare soprattutto per innaffiare e togliere le erbacce.  Non ci siamo fermati alla prima difficoltà, visto che il trasporto dell’acqua era così lontano abbiamo usato una carriola e vari recipienti. E’ stato anche divertente !

L’abbiamo vissuto come qualcosa di nuovo con un senso di amore per la nostra città.  Dopo la pandemia, un  cambiamento di mentalità che suscitava stupore ed ammirazione tra i passanti e coinvolgimento tra i vicini,  una piccola cosa con un grande significato.  Isa e Mariano

Salva un gattino in difficoltà: «multa da166 euro» L'assessore ...

Un ospite particolare…

Ho ricevuto in dono da mia figlia una gattina che dopo il primo periodo di ambientamento ha cominciato ad uscire. Non immaginavo che questo avrebbe prodotto un dramma così grave per i nostri vicini di casa che hanno 2 cani di grossa taglia che considerano quasi dei figli, infatti la vista di un gatto li faceva agitare tantissimo al punto di farsi male.  Ho visto i nostri vicini rabbuiarsi in viso quasi disperati pensando che non ci sarebbero state altre soluzioni. Pur rendendomi conto del problema mi sembrava di avere tutto il diritto di tenere un animaletto quasi invisibile, anche perché gli altri vicini si erano lamentati per quando i cani abbaiano .Avrei potuto  esporre le mie ragioni ma ho preferito non parlarne con nessuno e condividendo il pensiero con mio marito, ho deciso che dovevo trovare un modo per non rompere i rapporti. Credo che, vedendo il mio desiderio di amare al di là di tutto, lo S. Santo mi ha suggerito l’idea di inviare loro un messaggio dicendo che mi dispiaceva molto di aver fatto agitare le loro amate Luna e.., ma che pensavo che col tempo si sarebbero abituate e mentre scrivevo mi è venuta l’idea di proporre loro di mettere un telo lungo la rete che separa i nostri 2 giardini in modo che gli animali non si vedessero.

La cosa più bella è stata che poco dopo la mia vicina è venuta da noi, era toccata dal messaggio e pur dispiaciuta ha cercato di esprimerci la sua amicizia anche parlando con dolcezza al gatto. Sentivo un senso di fiducia sicura che l’amore reciproco ci avrebbe aiutato a trovare una strada.  Anche noi poi abbiamo messo un separatore con foglie finte. Adesso, dopo 2 mesi, tutto si è risolto : la nostra gattina sa tenersi alla larga dai cani e loro non la vedono quasi piu’.

Una politica delle lotte in tempi di pandemia | EuroNomade

Vita in tempi di Pandemia

Ho vissuto il periodo della Pandemia come un momento di grazia, dove Dio ci ha fermati per farci prendere coscienza di quanto siamo connessi  e com’è importante che ciascuno di noi sia più consapevole di far parte della grande famiglia umana. Fin dal mattino la S. Messa con Papa Francesco è stata un grandissimo dono inaspettato, che poi, durante l’adorazione del Santissimo ci portava ad un più profondo rapporto con Dio e dava il “la” a tutta la giornata. E’ stata anche l’occasione di intensificare l’unità con mio marito scoprendo sempre di più insieme la grandezza di questo carisma. Questo tempo mi ha dato anche la possibilità di curare maggiormente il rapporto con parenti ed amici che non sentivo da tempo e stringere con loro una relazione più profonda e sincera. Con alcuni vicini per la prima volta ci siamo dati del” tu” e pareva che crollassero certe barriere. Un giorno ci siamo anche uniti a tutti gli italiani per cantare con alcuni l’inno d’Italia sul terrazzo. Tutto questo però aveva alla base uno sguardo ed un abbraccio a quel Cristo abbandonato nelle piccole o per me grandi prove quotidiane: dolore per le famiglie colpite, a volte paura, problemi fisici che aumentano, incomprensioni con mio marito (con relativi abbracci e perdoni), sentirsi impotenti davanti ai dolori dell’umanità, incapacità di distaccarsi da certe cose e soprattutto passione e qualche volta angoscia per le scelte e la vita dei propri figli. (miei e anche degli altri fratelli). Ricevo tante grazie dalla vita di nucleo (il mio gruppo di formazione) e tanta luce  da quanto il Movimento dei Focolari ci offre in questo momento. Pur consapevoli della nostra fragilita’ ed in mezzo a prove più grandi di noi sentiamo che la presenza di Gesù tra noi ci sta plasmando per lanciarci ad uscire insieme e non posso stare lì a lamentarmi se non mi sento compresa o se a volte le mie proposte non vengono considerate e ti senti una nullità. Avanti sempre insieme!  Isa

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Organizzarsi giornalmente in tempi difficili

Qualche giorno fa era il compleanno di mia mamma e, al ritorno dalla spesa, mi sono recata al cimitero per farle una breve visita.
Appena entrata ho visto che in quasi tutte le tombe c’erano vasi caduti e rovesciati a causa del forte vento del giorno prima.
La tomba di mia mamma era a posto ma guardandomi attorno mi sono ricordata della Parola di Vita e ho pensato che da oltre un mese le persone non potevano andare al cimitero e sarebbero state tristi nel vedere le tombe dei propri cari così in disordine.
Ho iniziato così a sistemare  i fiori rovesciati aggiungendo l’acqua, rialzando i vasi capovolti ai quali ho aggiunto la terra che era stata rovesciata e così, tomba dopo tomba, per una buona mezz’ora.
Ho notato che conoscevo molte delle persone sepole e ad ognuna ho affidato l’Italia e il mondo intero perché ci liberassero dalla  pandemia. In questo modo ho ricreato un bel dialogo tra cielo e terra!

In questo tempo che passo a casa sento che devo organizzarmi perché a volte alla sera mi vengono alla mente persone che non ho chiamato o altre cose che non ho fatto.
Ho capito anche che devo stare attenta al cellulare che è sempre lì comodo che mi chiama anche se è silenziato e, se lo seguo, mi fa perdere tanto tempo e non sempre in modo costruttivo.
Per fare meglio le cose ho pensato di utilizzare un quadernetto nel quale ogni giorno scrivo le persone da chiamare così sono certa di non dimenticarle e poi ho anche la possibilità di ricordare quando richiamare quelle più sole.
In questo modo sono più attenta nell’usare al meglio il bene prezioso del tempo dato che attualmente ne abbiamo in abbondanza ma non dobbiamo per questo sprecarlo.

Una mattina stavo ascoltando la S. Messa e ho sentito che mi era arrivato un messaggio. Ho pensato subito di prendere il cellulare e guardare, tanto ero a casa mia, in poltrona e non c’era nessuno ma poi mi sono detta un bel NO, non ero a casa mia ma ero in Chiesa, nella Chiesa domestica e in chiesa non si guarda il cellulare!

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Restare a casa riscoprendo il valore di tante azioni

Da quando sono in pensione mi sono abituata a trascorrere molto tempo all’aria aperta, a camminare e a fare tante cose gratificanti fuori dalla mia abitazione. Rimanere a casa, dunque, è difficile… Però sono sicura che questo momento di vita è una grazia che mi farà bene. La rinuncia, la solitudine, l’incertezza del domani e la tragicità di questa situazione con tutta la sofferenza che vediamo ogni giorno,  mi  fanno tornare in me stessa e gustare di più la preghiera, la meditazione, la S. Messa anche se in TV e la domenica a casa,  che per noi era solitamente una gita in montagna con la compagnia..
Ho aiutato mio marito  a vangare l’orto e a piantare le patate, cosa che non avevo mai fatto. Ora preghiamo insieme,  dedico più tempo alla casa e al giardino  e al rapporto con i figli che vivono fuori casa. La relazione tra noi è più sentita anche da parte loro ed è una gioia comunicare per video chiamata.
Mi interesso dei vicini,  chiacchieriamo,  suoniamo il campanello alla signora anziana per vedere come sta e se ha bisogno. Nella dispensa tenevo delle marmellate e  dei biscotti in più e le ho portate a una famiglia di Belgrado vicina a noi per  fare una parola e condividere con speranza questo momento difficile (tutto rispettando le regole di sicurezza).
Ieri sera invece di guardare la TV, alle 21 ho recitato il S. Rosario in unità con i volontari di Vicenza per il marito di una volontaria che stava molto male. Inoltre, oggi ho vinto la riluttanza e mi sono detta “adesso dono anch’io la mia esperienza al movimento che mi ha donato tanto”.
Un abbraccio a tutti con l’augurio di mantenere la Sua presenza tra noi.
D.

Festa del Giocattolo Non Tecnologico

Sabato 10 e Domenica 11 settembre si svolgerà a Lonigo un’iniziativa dedicata al contrasto dell’azzardo.

Con il patrocinio del Comune di Lonigo si propongono giochi da tavolo, giochi di ruolo e altre attività ludiche per promuovere la cultura del gioco.

Nel corso della manifestazione saranno proposte le iniziative della campagna: Slotmob – Lonigo 10-11settembre2016 alle ore 16.00 presso piazza Garibaldi a Lonigo, e la presentazione del libro “Vite in gioco. Oltre la slot economia” di Carlo Cefaloni, ed. Città Nuova.

Per chi volesse partecipare si possono ricevere informazioni contattando:

Loretta Danieli Burato lorettasereno2014@gmail.com – cell. 347 3937572;
Graziano Martelletto – martelletto1969@gmail.com – cell. 392 8878346.

 

Informazioni generali sull’evento:
Mail: slotmobvenezia@gmail.com
Facebook: PlayVi

 

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Condividere il dolore unisce e ci fa essere una sola famiglia

Conosciamo Jassim da alcuni anni: Lavora qui in Italia come operaio e manda i soldi alla sua famiglia numerosa che si trova in Senegal (5 figli dai 13 ai 22 anni  e la moglie).

L’anno scorso sua moglie è venuta in Italia, sperando di trovare un lavoro e ottenere il permesso di soggiorno mentre i figli sono rimasti in Africa con nonni e zii. Sono di religione musulmana e per il rapporto di amicizia che si è stabilito fra noi abbiamo partecipato insieme  ad un incontro interreligioso organizzato dal Movimento dei Focolari. Mirelle ha una fede molto profonda ed aveva l’autorizzazione di insegnare in una scuola coranica.

Due mesi fa Jassim, molto agitato, ci comunica che suo figlio più piccolo di 13 anni è scomparso e, malgrado le ricerche della polizia, nessuno ha sue notizie. La paura di tutti è che sia stato rapito dai trafficanti di organi perché in una grande città come Dakar spesso scompaiono dei bambini.

Io e mio marito cerchiamo di essere loro vicini per sostenerli e aiutarli per le loro necessità. Da lì a poco Mirelle decide di partire subito per Dakar.

Assieme a mio marito abbiamo intensificato la preghiera coinvolgendo la comunità dei focolari della nostra città, gli amici musulmani e i padri comboniani. Tutti uniti abbiamo chiesto, nel nome dell’unico Dio, il miracolo del ritrovamento del bambino.

Nelle settimane successive mi sono attivata per cercare dei contatti in Senegal dove è presente una comunità del movimento dei focolari.

Dopo 2 giorni ho ricevuto un messaggio da una persona del Movimento di Dakar che mi assicura un aiuto concreto attraverso alcune iniziative che intende intraprendere. Interpreto questa risposta come un segno. E’ come se Gesù mi ripetesse: “Confidate, Io ho vinto il mondo”.

Dopo 3 settimane dalla scomparsa di suo figlio, Jassim mi confida: «non ce la faccio più, non riesco più a lavorare, a dormire!».

E’ il momento di condividere con lui la sua disperazione e comprendo, forse per la prima volta,  come anche il dolore unisca profondamente gli uomini, al di là del credo religioso, della nazionalità, del colore della pelle.

Come cristiana riconosco nel dolore di Jassim le parole di Gesù gridate sulla croce: «Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato?», e con fede  continuo a credere che anche attraverso questo patire Dio è vicino a tutti noi. Comunico questa mia intenzione a Jassim e anche lui intuisce che l’amore di Dio lo segue e si rasserena.

Dopo un mese si precipita da noi per annunciarci che suo figlio è stato ritrovato. Era stato sequestrato dal capo di una setta islamica ed aveva subito una sorta di “lavaggio del cervello”. Era molto confuso e disorientato ma sano e salvo.

Ci siamo abbracciati, in quel momento eravamo una sola famiglia.

Anche se non conoscevo quel bambino, era come se fosse mio figlio perché avevo condiviso con la sua famiglia, fino in fondo, la loro sofferenza. (I. Cologna Veneta)

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Il carisma di Chiara Lubich è giunto nel nostro territorio negli anni 70 e attualmente la comunità comprende i comuni di Sarego, Lonigo, Alonte, Orgiano, Sossano, Barbarano, Noventa Vicentina, Asigliano Veneto, i territori del Colognese e San Bonifacio.

Nel 2015 a Lonigo si è collaborato per la realizzazione di due momenti nell’ambito della “settimana della comunità” proposta dalla Diocesi di Vicenza. Nella parrocchia di Lonigo è stata organizzata una serata per famiglie con testimonianze di due famiglie del Movimento Famiglie Nuove e una serata dove è stato presentato il musical su Marco Amato Bettiol “Compagni di viaggio” .

Lo scorso maggio la nostra Gen Cristina Guarda ha sentito di impegnarsi in politica candidandosi alle elezioni per la Regione Veneto dove è stata eletta e dove vive e porta il Carisma dell’Unità. E’ stata per tutti una occasione per rivedere il nostro essere cittadini attivi e riscoprire la fraternità in politica.

Assieme ad altre associazioni della zona è stata organizzata una giornata contro l’azzardo con uno stand dove per tutta la giornata si è potuto parlare dell’azione SlotMob e spiegarne le finalità.

Per rispondere alla situazione grave dei rifugiati è stata fatta una raccolta di indumenti e generi alimentari per la popolazione di una zona della Siria in grande difficoltà coinvolgendo nell’azione molte persone tanto che in pochi giorni sono stati raccolti molti generi che sono stati portati in Siria con un camper da due persone esperte del luogo.

Le persone che condividono il carisma di Chiara si incontrano periodicamente per vivere insieme il collegamento CH internazionale e per condividere le esperienze che si fanno vivendo il Carisma.

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