Il Mezzanino è la mensa per i senza fissa dimora di Vicenza. Situata in Contrà Fascina, offre 25.000 colazioni e 15.000 cene all’anno. Lo spazio a due passi dal Duomo è uno dei punti di riferimento degli ultimi, nonché fiore all’occhiello dell’associazione Ozanam che gestisce la realtà solidale, in una struttura messa a disposizione dalla diocesi. L’associazione ha festeggiato i 30 anni dalla fondazione e l’anniversario con l’occasione per fare il punto su una delle tante attività che vedono impegnati i 430 volontari, 80 dei quali si adoperano per la mensa. «Siamo un anello della catena dello smaltimento del rifiuto – sottolinea il presidente Carotta -. Utilizziamo quello che ci arriva dalla grande distribuzione, da aziende che si occupano di ristorazione come Serenissima. Dalle mense aziendali e a volte scolastiche. Altre fonti di approvvigionamento sono il Banco alimentare e Caritas». Un sistema organizzato. «Siamo attrezzati con abbattitori e congelatori, andiamo personalmente a recuperare il cibo che poi serviamo – prosegue Carotta -. Per esempio, sono appena arrivate 600 brioches che scadono tra qualche giorno, 200 le serviamo adesso, le altre le conserviamo a -40 gradi in modo tale che si possano consumare anche in un secondo momento. Il Mezzanino è parte dell’Associazione Ozanam che coinvolge il volontariato ospedaliero, carcerario, l’assistenza legale e la scuola di italiano.
Nel corso della feta organizzata per i 30 anni è intervenuto il Vescovo, l’Assessore Tosetto e vari Presidenti dell’associazione che si sono succeduti negli anni. Un ricordo particolare è stato dedicato a Mariagrazia Vettori, fondatrice e grande animatrice dell’Associazione Ozanam e in particolare de Il Mezzanino.
La testimonianza di Giovanna Perucca
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