Vicini di banco: un sostegno alla scolarità dei profughi in Giordania
In Giordania sono migliaia i bambini che non possono andare a scuola. Bambini rifugiati siriani e iracheni, ma anche giordani che sono privati del diritto all’istruzione. In un Paese che ospita quasi 3 milioni di profughi su oltre 9 milioni di abitanti, dove le risorse idriche sono tra le più scarse a mondo e dove vi è una profonda instabilità socio-economica, l’accesso alla scuola pubblica è fortemente compromesso.
L’associazione di Vicenza “Non dalla guerra”, operante da anni in Giordania, che ha deciso di dare il via alla campagna di raccolta fondi “Vicini di banco”. “L’obiettivo di questa campagna è contribuire al pagamento delle rette scolastiche dei bambini e dei ragazzi che oggi non possono andare a scuola – spiega Tommaso Carrieri, responsabile del progetto –. ‘Vicini di banco’ è strutturata come una sorta di adozione a distanza e punta a garantire una copertura economica, almeno per un ciclo scolastico di cinque anni, al maggior numero possibile di alunni”. Il ricavato della raccolta fondi sarà destinato a Caritas Jordan, con cui “Non dalla guerra” ” collabora da quasi 5 anni in diversi progetti a sostegno dei rifugiati.
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