Centenario di Chiara Lubich a Monte Berico, un’occasione speciale

Centenario di Chiara Lubich a Monte Berico, un’occasione speciale

Lunedì 20 gennaio a Vicenza nella Basilica di Monte Berico si è celebrato il centenario di Chiara Lubich
con una S. Messa solenne celebrata dal nostro Vescovo Mons. Beniamino Pizziol.
Il Santuario cittadino era gremito da trecento persone accorse da ogni parte della provincia nel desiderio di rendere omaggio e ringraziare assieme Dio del dono che Chiara Lubich è stata per la Chiesa e per l’umanità intera.
La celebrazione Eucaristica è stata preceduta dalla testimonianza di Maria Grazia Barban, focolarina
vicentina che ha vissuto molti anni con Chiara e che ha voluto essere presente nella sua Diocesi di origine per condividere la sua esperienza di vita.
La S. Messa è stata concelebrata da 12 sacerdoti molti dei quali appartenenti al Movimento dei Focolari.
Nell’Omelia il Vescovo ha tracciato un profilo illuminato di Chiara mettendo in luce i passaggi che ha saputo attuare nella sua vita. La consacrazione con voti privati il 7 dicembre 1943 può considerarsi la nascita del Movimento. Nel 1944, dopo il  grande bombardamento di Trento, la famiglia di Chiara lascia la città ma lei sente di dover restare e tornare nella città distrutta e dedicarsi ai poveri.
Nel 1948 l’incontro in parlamento con Igino Giordani che è diventato un co-fondatore e che ha incarnato il carisma nascente nel sociale, nel 1949 quando Chiara ha la visione del Paradiso poi nel 1956 la dolorosa invasione dell’Ungheria da parte della Russia e la risposta con la nascita dei volontari di Dio che portano l’Ideale di Chiara nel mondo.

Con la regola d’oro “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te” Chiara accende una nuova luce per la Chiesa perché traccia la dimensione cristologica di mondo come unica famiglia. A conclusione, il Vescovo ha voluto ricordare la settimana per l’unità dei cristiani leggendo la meditazione scritta da Chiara “Se siamo uniti, Dio è fra noi e questo vale….”
Alla fine della S. Messa la lettura di “Gratitudine” ha espresso il sentimento che traboccava nei cuori di
ognuno per il dono di Chiara e del suo Carisma che, come ci ha ricordato il Vescovo, ora deve camminare
con le nostre gambe.