Una generazione inarrestabile
A Castelgandolfo a Roma si sono riuniti in questi giorni più di mille giovani provenienti da tutto il mondo. Sono i Gen, giovani che vogliono contribuire alla realizzazione di un mondo più unito.
Un migliaio, provenienti da tutte le latitudini del mondo. Non un congresso ordinario, ma una grande festa per celebrare il loro 50° anno di vita.
Era il 1966 quando Chiara Lubich lanciò un appello ai giovani del Movimento dei Focolari, perché chiamassero a raccolta il più gran numero possibile di loro coetanei per realizzare il testamento di Gesù, “che tutti siano uno”. Oggi i Gen sono sparsi ovunque, appartengono a diverse fedi religiose, parlano tutte le lingue e gli idiomi del mondo, ma hanno lo stesso entusiasmo e radicalità evangelica di allora.
Ecco alcune testimonianze dai nostri “inviati”:
Abbiamo partecipato a numerosi workshop sui principali temi di attualità e condiviso con giovani di vari paesi punti di vista molto diversi. Nell’incontro a zone molti hanno ribadito l’importanza di collaborare con altre associazioni e gruppi di impegno. Dato che altri sono impegnati in azioni di pubblica utilità possiamo metterci assieme senza dover ogni volta inventare qualcosa di nuovo da soli.
Gli esempi sono tanti: dialogo con i musulmani, associazioni che lavorano per l’accoglienza di richiedenti asilo, attività per il tempo libero e a tutela dell’ambiente. In sintesi, il buttarsi fuori risulta un modo molto interessante per impegnarsi con altri.
Abbiamo vissuto varie esperienze con laboratori e iniziative sperimentali anche improvvisate. Ad esempio sul tema della fiducia. “Io mi fido, tu ti fidi?” un’esperienza di contatto per migliorare i rapporti tra giovani.
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